L'ultimo sondaggio trimestrale di Techstrong Research, condotto su 458 professionisti dello sviluppo, manager e senior leader di 20 settori industriali, ha evidenziato una costante trazione per The Alternative Cloud™ e un crescente interesse per i metodi di pagamento alternativi al cloud, soprattutto tra gli intervistati della Gen Z.
Il rapporto, commissionato da Linode (ora Akamai), offre una serie di spunti di riflessione sulla necessità per i fornitori di cloud di supportare nuovi metodi di pagamento che accompagnino il crescente interesse per i fornitori di cloud alternativi.
Mentre Amazon, Microsoft e Google rimangono onnipresenti, quasi il 75% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare attualmente più di un cloud provider, con un aumento del 20% rispetto a un anno fa. Secondo Techstrong, il 43% sta pensando di aggiungere uno o più nuovi fornitori di cloud nel corso del prossimo anno.
Cosa sta determinando questo fenomeno? Gli intervistati affermano che la scelta dei fornitori è aumentata, la possibilità di ridurre i costi e la complessità, la protezione per minimizzare l'impatto delle interruzioni e la continua preoccupazione per la concorrenza da parte dei grandi fornitori megascale, per i quali gli intervistati temono che i fornitori di cloud possano copiare i loro set di funzionalità e le loro proposte di valore.
Lo studio ha anche evidenziato un crescente interesse per i metodi di pagamento alternativi al cloud. Secondo Techstrong, più della metà degli intervistati utilizza la carta di credito per pagare i servizi cloud, seguita da contratti formali e RFP. I pagamenti alternativi, come UPI, PayPal, Venmo e le criptovalute, rappresentano poco più di un terzo dei pagamenti. In testa ai segmenti di utenti che adottano forme di pagamento alternative: Oltre la metà degli intervistati della Gen Z ha espresso il desiderio di pagare i servizi cloud con un meccanismo di pagamento alternativo.
È interessante la sovrapposizione tra il cloud alternativo e i pagamenti alternativi. Il 68% degli intervistati che si affidano a un provider cloud alternativo utilizza metodi di pagamento alternativi. Al contrario, solo il 31% degli intervistati delle Big 3 lo fa. Secondo Techstrong, una probabile ragione di questa differenza risiede nella flessibilità intrinseca dei fornitori più piccoli.
Non molti anni fa, l'acquisto di prodotti online con carta di credito era considerato una cosa importante. Anzi, rivoluzionario. Se le tendenze di quest'ultimo rapporto di Techstrong Research continueranno a crescere, potremmo assistere a una nuova rivoluzione nel modo in cui sviluppatori e aziende pagano il cloud.
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